Prali, borgata Ribba, Bout du Col, la camminata, 18 luglio 2018


Bellissima giornata per la camminata sul percorso proposto a Officina Monviso (terza tappa) da parte del Gruppo Montagna CST-CAI da borgata Ribba (Prali) a Bout du Col in Val Germanasca
Le previsioni meteo erano buone e sono state confermate; 107 gli iscritti partecipanti, 14 i gruppi organizzati in modo autonomo, compreso il CAI Val Germanasca
Molto apprezzato l'intervento di Susy Pascal, (CAI Pinasca, Soccorso Alpino, guida ambientale escursionistica) operatrice presso l'Ecomuseo delle miniere e della Val Germanasca, sulla storia delle miniere di talco e sull'attuale organizzazione produttiva
Siamo stati accompagnati con le musiche di Beppe Pavan alla fisarmonica e Marco Rovara al semitun
La camminata si è svolta dalla borgata Ribba (Prali) a Bout du Col, con prosecuzione sino al fondovalle costituito da un pianoro che conduce al vallone per la Gran Guglia
Il nostro video, durata 7:47




Comunicazioni e ringraziamenti

da: Domenico Alessio, Officina Monviso, 18 lug 2018, 22:55
"... ancora superato le 100 presenze!
Ma la soddisfazione non è solo questa: ancora una splendida giornata, con tanta bella gente allegra e di ... tanti paesi!
Grazie infinite a voi che ce l'avete regalata, con una organizzazione perfetta (come al solito)!
Salutoni e arrivederci a mercoledì prossimo in Valle Varaita"

da: Umberto Poet, CAI Val Germanasca, 18 lug 2018, 20:13
messaggio: "Bravi questo deve essere di stimolo per i prossimi anni in modo da mettere nel programma annuale delle gite almeno una uscita"
- - Umberto, si riferisce al programma annuale del CAI Val Germanasca e propone l'inserimento di un'uscita con il Gruppo Montagna CST-CAI​

da: CIAO di Torre Pellice, 18 lug 2018
messaggio: "... il CIAO vi ringrazia per la giornata trascorsa insieme tra i monti. Organizzazione ed ospitalità impeccabile ovviamente come sempre!"

da: Punto Rete Tabasso, Chieri, 18 lug 2018
messaggio: "Un grazie enorme anche da parte nostra!!!!
È stata una giornata stupenda!!
Bella la meta, attenzione ad ognuno e ai minimi particolari, accoglienza straordinaria, piacere di condividere ...
Giornate così si vorrebbe che non finissero mai!!!!
Un abbraccio grande a tutti"

da: Edoardo Pretato (Dado), CAI Val Germanasca, 19 lug 2018, 10:29
messaggio: "Giornata speciale in tutti i sensi. I nostri amici se lo meritavano, Complimenti a Voi del CST. Dado"

da: Maestro, 24 lug 2018
La Valle Germanasca e le sue miniere
Che le escursioni organizzate da Manuela, Gianni e Franco siano pressoché perfette e finiscano in festa è ormai un classico. Il 18 luglio però hanno superato se stessi: sfido io, stavolta c’era anche la mano di Valter e di tutto il CAI della Val Germanasca che con l’occasione festeggiava il 50° della sua fondazione.
Ma andiamo con ordine.
La valle innanzitutto: bellissima, anche se noi cuneesi, da bravi provincialotti, ci andiamo poco e rigidamente solo d’inverno. Quando risali la tortuosa strada ogni tanto scorgi delle strane costruzioni, troppo ampie per essere a picco lungo la strada: abitazioni normali non sono. Poi in un angolo della mente salta fuori che hai già sentito parlare per questa valle di miniere, più precisamente di miniere di talco. Già, perché qui l’antico mestiere per guadagnarsi la pagnotta era quello del minatore. Mestiere che, come ci ha egregiamente spiegato Susy la guida ambientale locale, nei decenni passati dava lavoro a tutta la valle pur con grossi problemi di salute per tutti (silicosi). Mi rende contento sapere che una di queste miniere è ancora in attività dando lavoro ad una quarantina di giovani del posto, in tutta salute e sicurezza. Sicuramente meglio del deserto di altre vallate.
Giunti a Ribba, l’ultima frazione, dove parcheggiamo ci aspetta un’accoglienza degna di un grand’ hotel: thè, pasticcini e gadget per tutti.
Poi l’escursione, non senza aver ascoltato prima il saluto del presidente del CAI Val Germanasca, nonché la benedizione di Claudio. Una escursione non breve, ma comoda, all’ombra frondosa di secolari larici, con sosta a metà sulle sponde di un bellissimo laghetto per sentire tutte le informazioni sulla valle dalla voce di Susy. C’è anche la baita di un margaro e qualcuno ne approfitta per fare rifornimento di formaggio.
Giunti alla meta, uno splendido pianoro contornato da larici che rendono l’ambiente fresco, consumiamo il pranzo allietato dai suoni dei campanacci di una grossa mandria di mucche.
Poi, ad un cenno di Franco, che la festa cominci! Stavolta abbiamo l’orchestra: fisarmonica, semitoun e piatti che le conoscono proprio tutte. Si va avanti tra canti e balli per un bel po’, finchè la legge degli orari ci impone di tornare.
Tra un ballo e l’altro con Manuela ci vien fatto di pensare che diverse delle canzoni che allietano noi, come molte altre feste (Mamma mia dammi 100 lire, Miniera ed altre) si riferiscono al tempo in cui i migranti eravamo noi. La memoria di un popolo può spesso essere labile, troppo labile. Un piccolo ripasso forse non guasterebbe.
Grazie a tutti.
Maestro

Il ringraziamento del CST di Perosa Argentina
"Grazie !
La giornata di mercoledì 18 luglio 2018 è stata innanzi tutto una bella giornata di sole, di condivisione di emozioni e di piacere nel ritrovarsi
A tutti i partecipanti è stato distribuito un portachiavi a ricordo della giornata e dei 50 anni del Cai Val Germanasca. Il portachiavi è stato realizzato grazie a Silvio Lombardo, Michele Fossat, Franco Polastro, Davide Faraud, Daniela Mastrandrea, Gabriella Prot, Maya Codispoti e gli ospiti del CST
La giornata è stata animata dai musici: Beppe Pavan e Marco Rovara, dalla guida naturalistica: Susy Pascal e dalle persone della valle (amici, mogli, bambine, famiglie)
A Carlo Frascarolo va il nostro grazie per la segnaletica
Grazie anche alle collaborazioni del CAI Val Germanasca, del CAI Centrale e del Progetto Jambo Car, alla presenza di Pierino Grill, Presidente del CAI Val Germanasca e a Massimo Bosco, con le sue foto
Ricordiamo che l’attività di montagna del C.S.T. di Perosa é possibile grazie alla disponibilità settimanale dei volontari: Elmo Bordiga, Valter Bruno, Franco Polastro e Edgardo Tron ai quali va tutto il nostro riconoscimento"